LA CEDOLARE SECCA: IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO FISCALE E CIVILE (#in)
Per quanto attiene il sistema sanzionatorio, vi è stato un forte inasprimento delle sanzioni con la finalità di combattere l’evasione collegata alle c.d. “locazioni a nero” ed alla omessa o infedele dichiarazione dei proventi immobiliari percepiti.
Nella prima ipotesi troveranno applicazione le sanzioni di natura civile disciplinate dall’art. 3, comma 8, D.Lgs. 23/2011, inerenti la mancata registrazione del contratto nei termini di legge. In particolare:
• la durata della locazione verrà fissata in anni quattro dalla data di registrazione, volontaria o d’ufficio, del contratto;
• al rinnovo trova applicazione la disciplina contenuta nell’art. 2, comma 1, della L. n. 431/1998;
• a decorrere dalla data di registrazione del contratto, il canone annuo di locazione sarà fissato in misura pari al triplo della rendita catastale, fermo restando che a decorrere dal secondo anno il locatore potrà chiedere l’incremento annuale in misura pari al 75% dell’aumento determinato dall’ISTAT sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati ed operai.
Nei casi, invece, di omessa o infedele dichiarazione, trovano applicazione le sanzioni di natura amministrativa disciplinate dall’art. 3, comma 5, D.Lgs. n. 23/2011. In particolare:
• nel caso di omessa dichiarazione si applicherà la sanzione con aliquote oscillanti tra il 240% e il 480% dell’ammontare delle imposte dovute, con una sanzione pecuniaria minima almeno pari a 516 euro;
• nel caso di infedele dichiarazione la sanzione comminata oscillerà tra un minimo del 200% ed un massimo del 400% della maggiore imposta dovuta;
In conclusione, sembra che il legislatore, con la cedolare secca, da un lato abbia concesso un favor fiscale nei confronti dei locatori, dall’altro stia cercando di mettere alle strette gli evasori, raddoppiando le aliquote delle precedenti sanzioni amministrative ma soprattutto prevedendo pesanti sanzioni di natura civile che dovrebbero disincentivare le c.d. “locazioni a nero”.
Giulio Saporito
SLCV